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Il Comune di Milano ha pubblicato il primo bando del progetto europeo OpenAgri. New skills for new Jobs in periurban agriculture, finanziato grazie a Urban Innovative Actions – UIA, nuova iniziativa della Commissione Europea a sostegno di progetti pilota che puntino a identificare o sperimentare idee inedite e innovative per affrontare problematiche urbane destinate a divenire di grande importanza per l’Unione nel futuro prossimo.

Il bando raccoglie le manifestazioni d’interesse a partecipare a un laboratorio con cui testare idee e progetti innovativi in ambito agrifood, col duplice obiettivo di riattivare il rapporto tra città e campagna attraverso la valorizzazione del territorio, del suo paesaggio e delle sue tradizioni alimentari, e di costruire nuove traiettorie di sviluppo economico attraverso l’incontro di tradizione e innovazione. A tal fine l’Amministrazione Comunale e il partenariato di Openagri rendono disponibili 30 ettari di terreno e un percorso di pre-incubazione.

Il progetto si focalizza sul tema “Job and skills in the local economy”, costruendo un percorso integrato e multidimensionale di formazione per nuove imprese e nuove competenze legate alla filiera dell’agricoltura in ambito urbano coerentemente con gli indirizzi della Food Policy del Comune di Milano, con il processo di rigenerazione territoriale più ampia del contesto denominato “Porto di Mare”, con le Linee guida per “Milano Smart City” e in sinergia con il progetto europeo già finanziato “Milano Sharing Cities”, di cui il Comune di Milano è partner insieme alle municipalità di Londra e Lisbona, che si sviluppa in area target limitrofa.

Il progetto mira alla realizzazione di un nuovo polo per l’innovazione nell’agricoltura periurbana (cioè situtata o praticata in prossimità dell’area urbana) nell’area sud di Milano, in una zona “di frangia” tra la città – il quartiere Corvetto e l’area di “Porto di Mare” – e la campagna – Parco Agricolo sud. Il nuovo centro per l’innovazione aperta (Open Innovation Hub) sarà localizzato presso la Cascina Nosedo, di cui saranno recuperate alcune porzioni grazie al finanziamento europeo. L’hub farà da nodo propulsore dell’innovazione (tecnologica, economica, sociale) finalizzata a costruire una filiera del cibo integrata e sostenibile, mediante il coinvolgimento di imprese e startup nello sviluppo di progettualità innovative, nella sperimentazione di nuove tecnologie e di nuove relazioni tra i diversi anelli della catena che va dalla produzione, alla trasformazione, alla distribuzione e al consumo di cibo, fino alla gestione degli scarti in ottica di economia circolare.

Il progetto prevede inoltre la messa a punto di nuovi strumenti di coinvolgimento e inclusione di fasce di popolazione fragili (in particolare giovani in cerca di occupazione e persone immigrate) con il sostegno della rete di attori locali che lavorano sul territorio, nonché nuove modalità di fruizione culturale e sociale del paesaggio.

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito del Comune di Milano